Tra una siepe e gli alberi, c’è una discarica. Dentro l’aiuola mani ignote hanno ammucchiato sedie, tavoli, scarti dell’edilizia, legno e metalli e molto altro ancora. Tutto a pochi centimetri dal marciapiede di via Roma, nel centro diu Vasto. È così da mesi. Il comitato di quartiere Porta Nuova ha segnalato ripetutamente questo e altri problemi “sia al Comune che alla polizia locale”, racconta Antonio Parisi, vice presidente del comitato presieduto da Michele De Guglielmo.
Parisi accompagna Zonalocale a vedere cosa non va nel rione che rappresenta l’ingresso sud della città antica. Chi, come lui, abita in via De Benedictis lamenta che il passaggio delle auto è ostruito, ormai dallo scorso anno, dalle transenne piazzate in prossimità dell’incrocio con via Crispi. “Le hanno messe perché lì c’è una casa pericolante, da cui erano caduti dei calcinacci. Ma ora, visto che è stata montata un’impalcatura che protegge dalla caduta di altri frammenti di muro, perché la via rimane aperta solo al transito pedonale? Inoltre – sottolinea Parisi – l’altro accesso a via De Benedictis è spesso ostruito da auto parcheggiate in divieto di sosta. Anche questo ho segnalato tante volte ai vigili, dal cui centralino, di recente, ho ricevuto una risposta negativa. Per questo, ho scritto al comandante, che mi ha risposto dicendo di voler avviare un’indagine interna. Intanto, la situazione si aggrava, visto che la vicina scarpata sottostante il viadotto Histonium è una discarica a cielo aperto, ma l’immondizia indifferenziata viene gettata ogni giorno anche vicino ai cestini dell’area verde di Belvedere Romani, dove c’è il Monumento all’Emigrante. Si chiama belvedere ma, ormai da anni, non si vede niente, perché il Comune non fa tagliare la vegetazione, che è molto più alta della balconata e impedisce la visuale. L’area è stata ripulita, ma solo parzialmente, nei giorni scorsi, in occasione della cerimonia di rinnovo del gemellaggio Vasto-Perth”, quando, il 6 agosto, sono state aperte le celebrazioni per il trentennale. “Qui, una volta, si vedeva il mare”, ricorda Parisi. “Ora solo rovi e degrado. C’era una telecamera guasta della videosorveglianza. È stata rimossa e non sostituita, mentre i punti luce danneggiati dai vandali negli anni scorsi non sono stati ripristinati, ma solo coperti con del cemento. Tutto questo alla vigilia dell’anniversario del gemellaggio. Ho scritto al sindaco Menna che avrei organizzato una protesta davanti al municipio, poi in 12, tutti residenti della zona, siamo andati in delegazione da lui in municipio, infine lui è venuto qui a constatare di persona. Ora sono trascorsi altri 20 giorni, ma i problemi restano”.
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