Tre ore di musica, applausi, battute e, alla fine, gli immancabili bis. Un Renzo Arbore in splendida forma ha conquistato il numeroso pubblico che ieri sera ha partecipato al concerto dell’Orchestra Italiana, guidata dall’artista pugliese, all’Aqualand del Vasto con l’organizzazione curata da Muzak. Nell’intervista realizzata alla vigilia dell’appuntamento vastese [LEGGI], Arbore ci aveva detto che “nei miei concerti ho la libertà di divertirmi sul palco“. Ed è davvero stato così perchè l’82enne artista canta, suona, racconta storie tra il serio e il faceto e coinvolge, da showman in tutto e per tutto, tutti i componenti dell’Orchestra Italiana facendoli divenire protagonisti ognuno di un pezzo di concerto.
Ci sono le voci di Gianni Conte, Mariano Caiano e Barbara Buonaiuto, la direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe, le percussioni di Giovanni Imparato – protagonista anche con i suoi virtuosismi vocali – e Peppe Sannino, la fisarmonica di Gianluca Pica, le chitarre di Michele Montefusco, Paolo Termini e Nicola Cantatore, la batteria di Roberto Ciscognetti, il basso di Massimo Cecchetti e,ii mandolini di Raffaele La Ragione, Salvatore Esposito, Salvatore della Vecchia.
[ads_dx]Si parte con gli omaggi a due artisti che hanno segnato la storia moderna della canzone napoletana come Roberto Murolo e Renato Carosone. E poi Arbore ricorda il suo amico Luciano De Crescenzo, scomparso poco meno di un mese fa e di cui racconta aneddoti curiosi e divertenti. C’è tanta musica napoletana ma non mancano le incursioni nelle atmosfere portoghesi, come con la Cancao do mar, e le rivisitazioni in chiave moderna dei grandi classici.
Renzo Arbore parla dei suoi trascorsi in Abruzzo, in tempi di gioventù, e dell‘amicizia con ‘Nduccio. Poi annuncia che prossimamente ci saranno su Rai 2 delle puntate in seconda serata che avranno come protagonista l’Orchestra Italiana. Arbore si siede poi al pianoforte e si lancia in una rivisitazione swing di uno dei celebri brani di Modugno “che ha inventato la canzone italiana” e poi si esibisce con il “suo” strumento, il clarinetto. Il finale del concerto è un crescendo di emozioni con brani come Malafemmena e ‘O surdato nnammurato e poi, per chiudere la serata, le celebri “canzoni della tv“, indimenticabili colonne sonore di Indietro tutta.
Arbore saluta il pubblico vastese tra gli applausi dopo una serata divertente ed emozionante che ha aperto la settimana di Ferragosto.